Il celebre chitarrista del Mississipi si è spento all'età di 89 anni. Un mito del blues che ha influenzato intere generazioni di musicisti.
E’ morto nella notte nella sua casa di Las Vegas. Aveva 89 anni ed era malato da tempo di diabete. Se n’è andato così il grande B.B. King, leggenda del blues. The Blue Boy ci lascia ben 50 album in studio e centinaia di canzoni-capolavoro, come “The thrill is gone”, brani che hanno fatto scuola e che sono diventati successi mondiali. Riley B King era nato a Itta Bena (regione del Mississipi) il 16 settembre 1925, tra campi di cotone e tanta povertà. Figlio di contadini, B.B. King si era avvicinato fin da ragazzino al mondo gospel, per poi muovere i primi passi nel country e infine nel blues grazie a un cugino chitarrista. Il successo arrivò alla fine degli anni Quaranta, una volta trasferitosi a Memphis. Qui le radio della città si accorsero di lui e del suo enorme talento di musicista, cominciando così a trasmettere le sue performance live. Con l’inseparabile “Lucille” (la sua Gibson), B.B. King ha collezionato concerti e dischi da sogno, conquistando ben 15 Grammy Awards come miglior bluesman in assoluto. Il suo stile inconfondibile (suo il merito di aver "elettrizzato" il blues) e il suo carisma hanno influenzato intere generazioni di chitarristi, da Eric Clapton agli U2, da David Gilmour a Jeff Beck. Il mondo del rock lo adorava e continuerà a considerarlo un vero esempio di vita, come uomo e professionista. Oggi tutta la Musica lo piange. Addio B.B., simbolo di emancipazione, classe e libertà.